Il contesto territoriale in cui si inserisce la Tenuta San Marzano Mercurina è un’area straordinariamente importante per la grande biodiversità che racchiude. Biodiversità intesa sia come
“insieme di ambienti diversificati” che come “numero di specie vegetali e animali differenti”.
La maggior parte dei 243 ettari che compongono la Tenuta, infatti, sono interessati dalla presenza di acqua: risorsa che scorre in rogge e canali, che alimenta risaie,
che sostiene la presenza di aree boscate e che soprattutto rappresenta l’elemento fondamentale per la vita, espressa nelle sue diverse forme.
Le zone interessate dal bosco custodiscono l’aspetto di quell’antica foresta che, in passato, occupava tutta la pianura padana e che è stata progressivamente ridotta nella sua estensione per lasciare spazio ad attività produttive, considerate più importanti e redditizie. Qui, gli alberi presenti creano ancora l’ambiente ideale per molti mammiferi tra cui volpi, tassi, faine e donnole.
Le cascine e gli edifici rurali fulcro dell’attività agricola e, soprattutto in passato, cuore della vita contadina- sono oggi spazi importanti non solo per l’uomo, ma anche per rondini, rondoni, pipistrelli e rapaci notturni
come civetta e allocco, ad esempio.
Animali che, spesso messi in seria difficoltà per la carenza di habitat idonei e per gestioni intensive del territorio, con la loro presenza testimoniano la buona qualità dell’ambiente.
I campi coltivati a riso che caratterizzano l’azienda, disegnando un paesaggio tipico di questo tratto di Lombardia
sono aree ideali per molte specie di uccelli che proprio in questi spazi possono trovare abbondanti risorse alimentari.
Rane, rospi, bisce d’acqua, piccoli invertebrati e insetti che vivono nel terreno allagato costituiscono, infatti, il cibo ideale per gli aironi e per le tante specie di uccelli limicoli
(pantane, piro piro, pavoncelle, cavalieri d’Italia, solo per citarne alcuni) che sorvolano la Lomellina in cerca di un luogo tranquillo dove alimentarsi.
E, infine, al margine dei campi, nella zona orientale dell’azienda si conserva ancora oggi uno splendido bosco caratterizzato da specie di piante igrofile -ontani, salici e saliconi soprattutto- che rappresenta il luogo ideale per la riproduzione di diverse specie di aironi coloniali.
Questo ecosistema, detto garzaia, assume un ruolo importantissimo: è una vera e propria ‘oasi’ in cui diversi esemplari di Ardeidi – airone cenerino, airone bianco maggiore, garzetta, airone guardabuoi, airone rosso e nitticora – trovano l’ambiente idoneo per la nidificazione.
Un’area che riveste un’importanza fondamentale per la conservazione di specie soggette ad alti gradi di protezione e proprio simbolo stesso della biodiversità. La Tenuta, quindi, è un perfetto esempio di buona convivenza tra uomo e resto della natura. È un luogo importante, dove le tracce di un ambiente originario e tipico della pianura padana si accosta a un modello di agricoltura funzionale a conservare la biodiversità, quindi la vita e la bellezza del territorio.